Maggio 3, 2024

Pensioni, Corneli (M5S) “Solo bugie. Nessun taglio, solo aumenti”

Pensioni, Corneli (M5S) "Solo bugie. Nessun taglio, solo aumenti"

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La decurtazione della discordia è responsabilità dell’inefficienza dell’Inps e non certo di una supposta malizia del Governo.

PESCARA “Negli ultimi giorni gli oppositori del Governo e in primo luogo alcuni sindacati abruzzesi stanno terrorizzando i pensionati attraverso la diffusione di notizie totalmente infondate circa una decurtazione delle loro pensioni. Tanto per cominciare, fu Monti a bloccare nel 2012 le rivalutazioni delle pensioni al costo della vita, operazione poi dichiarata illegittima dalla Consulta- commenta l’onorevole Valentina Corneli-  Dopo alcuni primi insufficienti interventi attuati dai Governi Letta e Renzi, nel 2018 il nostro Governo ha ulteriormente aumentato la percentuale di rivalutazione. Le uniche pensioni sottoposte a una diminuzione sono solo quelle pari a 9 volte il trattamento minimo (cioè dai 4.569,28 euro lordi in su), il cui “sacrificio” è stato pensato proprio al fine di sostenere la rivalutazione di quelle più basse. La decurtazione della discordia è responsabilità dell’inefficienza dell’Inps e non certo di una supposta malizia del Governo. L’assegno di aprile è accompagnato da una comunicazione dell’Inps con la quale si notifica sì un conguaglio, ma per un motivo molto semplice: l’importo tagliato deriva da un errore dell’Istituto di previdenza che non è stato in grado di applicare da gennaio le nuove regole sull’indicizzazione delle pensioni stabilite dalla legge di bilancio approvata a dicembre, avendo fatto in questo modo scattare per tutti, per i primi tre mesi del 2019, un aumento dell’1,1% (valore riferito al costo della vita 2018), aumento che però era dovuto solo ad alcuni, ovvero a coloro che percepivano pensioni fino a tre volte il minimo, quindi al di sotto dei 1.500 euro mensili. Invece, ulteriore dimostrazione dell’attenzione di questo Governo nei confronti dei pensionati e delle fasce più deboli della popolazione è la Pensione di Cittadinanza, che interverrà per innalzare le pensioni minime a quei pensionati che d’inverno non erano nemmeno nelle condizioni di poter pagare il riscaldamento. Questa è la verità. Tutto il resto è faziosa disinformazione che francamente mi lascia allibita, in quanto mi aspettavo che la Cgil avrebbe combattuto questa battaglia di civiltà insieme a noi.”

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