Rigopiano a cinque mesi dalla tragedia

“No al turismo macabro” è stata la richiesta dei parenti delle vittime

FARINDOLA – I familiari delle vittime di Rigopiano, a cinque mesi dalla tragedia del 18 gennaio scorso, si sono riuniti sul luogo dove hanno perso la vita 29 persone.

Partendo dal rifugio Baita della Sceriffa, oltre 100 persone hanno raggiunto Rigopiano depositando, lungo il percorso della valanga, ben 29 mazzi di fiori.

Il Comitato ‘Vittime di Rigopiano’, che riunisce i familiari coinvolti nel dramma, ha avanzato tre richieste: “Abbiamo chiesto tre cose. La recinzione, che abbiamo ottenuto, una bonifica rapida e la possibilità di supervisionare al recupero di questi oggetti. Intanto proseguiremo con le ronde nei fine settimana per accertare che non venga violata la recinzione”, comunica Gianluca Tanda, membro del Comitato.

L’area dell’hotel, infatti, dopo queste richieste, è stata recintata con reti usate per i cantieri sulle quali, i parenti delle vittime, hanno posizionato cartelli in cui si chiede ai turisti di non oltrepassare il perimetro.