Aprile 26, 2024

Riapre il ponte di Aprati: danneggiato dal terremoto

Riapre il ponte di Aprati: danneggiato dal terremoto

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Gennarino Di Lorenzo: “Un bel lavoro di squadra restituisce una via di collegamento sicura e indispensabile in un comprensorio di alta montagna dove i servizi pubblici sono fondamentali per frenare lo spopolamento”

TERAMO Riapre oggi il Ponte di Aprati, una struttura particolarmente importante in un comprensorio di alta montagna perché collega sette frazioni al capoluogo di Crognaleto. Nell’ottobre del 2016 il ponte, sul quale era già in corso un intervento di miglioramento sismico, fu danneggiato in maniera importante da una ulteriore scossa di terremoto dopo quella del 24 agosto. Con un primo lavoro in somma urgenza il ponte tornò transitabile con limitazioni per il traffico pesante. Il 14 dicembre del 2017, con i fondi sisma dell’Anas, venne aperto il cantiere che ha consentito un significativo intervento di consolidamento dell’intera struttura. I lavori sono stati eseguiti dalla Di Sabatino Giuseppe srl.

A seguito del  sisma che ha colpito il Centro Italia tra agosto 2016 e gennaio 2017, l’Anas è stata incaricata dal Governo  di provvedere al ripristino delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali : i lavori di consolidamento del ponte sono stati finanziati con il primo stralcio Anas per circa un milione e seicentomila euro – spiega Gennarino Di Lorenzo consigliere delegato alla viabilità e alle zone montane – la Provincia di Teramo, insieme alla Protezione Civile Regionale,  ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’opera accreditandosi come ente attuatore e a distanza di circa un anno e mezzo ha restituito alla collettività un’infrastruttura di molto migliorata dal punto di vista sismico. Siamo in un contesto messo a dura prova da fenomeni di spopolamento e impoverimento  e i servizi pubblici possono fare la differenza. Strade e buoni collegamenti  sono indispensabili  per valorizzare il patrimonio naturale e culturale e salvaguardare un’economia che non può che guardare al turismo naturalistico e alla sostenibilità ambientale  per garantirsi un futuro diverso. Voglio ringraziare tutti i tecnici e la ditta esecutrice per l’eccellente lavoro svolto con un bel lavoro di squadra”.

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