Aprile 20, 2024

Ciapi, Febbo: Vertenza mai chiusa dalla precedente giunta di centrosinistra

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Ciapi, Febbo: il partito democratico ha una gran e bella faccia tosta. Vertenza mai chiusa dalla precedente giunta di centrosinistra

 

CHIETI“Informo il consigliere Mariani che oggi ero impegnato Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico per salvaguardare il futuro di ben 1500 lavoratori abruzzesi della Lfoundry ed il sottoscritto non si mai sottratto al confronto in sede di Consiglio su tematiche importanti e rilevanti tantomeno come quella relativa al Ciapi”. Questo il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che spiega come “oggi è  stata approvata la norma che prevede l’estinzione della fondazione Ciapi, e non dell’Associazione, che aveva in carico un solo dipendente ormai messo a riposo. Noto come alcuni esponenti del Partito Democratico cercano di fare opposizione urlando con lo scopo di attirare l’attenzione ma creano solo uno povero spettacolo indecoroso  ben conoscendo le reali responsabilità della loro ex maggioranza. Ricordo – sottolinea Febbo – a Mariani e al PD come ad avviare il declino del Ciapi è stata la precedente amministrazione Paolucci/D’Alfonso, che hanno revocato l’accreditamento nel marzo 2018, gli hanno negato la personalità giuridica e non hanno nominato l’amministratore o il legale rappresentante per ben 5 anni, quindi non approvando i relativi bilanci: grave mancanze che ne hanno segnato definitivamente il destino. Inoltre ancora una volta devo registrare la memoria corta del Partito Democratico riguardo alla mia chiara posizione assunta e registrata in questi anni sulla vertenza legata al Ciapi quando il sottoscritto ed il collega Pettinari cercavano in sede di bilancio di inserire le relative somme da destinare all’Ente di formazione e poi puntualmente non erogate. Adesso – conclude Febbo – con la messa in liquidazione della fondazione Ciapi il futuro commissario sarà chiamato a redigere il conto della gestione, definire  i compensi arretrati  per poi valutare una ipotesi reale di  riallocazione del personale residuale tenendo conto che altri possono essere accompagnati in pensione. Pertanto il PD deve sapere che oggi in Regione c’è un maggioranza che, a differenza di quella precedenza, produce le scelte giuste per arrivare alla soluzione delle problematiche ereditate e mai chiuse”.

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