Poggio Morello, installati divieti di transito autotreni. La minoranza chiede chiarezza
“Ci sembra poco sensata questa scelta e, visto il vigente divieto di transito, ci chiediamo come da oggi queste aziende saranno raggiunte dai propri mezzi, per lo più autotreni ed autoarticolati”
SANT’OMERO Di seguito la nota del gruppo consiliare di minoranza Sant’Omero Futura.
“Nel pomeriggio di ieri siamo venuti a conoscenza di una circostanza a nostro parere paradossale verificatasi nella frazione di Poggio Morello, compiuta dall’Amministrazione Luzii e in particolar modo, supponiamo, dall’assessore Macrillante, delegato alla Viabilità.
Essa riguarda l’apposizione di due segnali di divieto che vietano il transito a specifiche categorie di veicoli, in particolare autotreni ed autoarticolati, collocati all’imbocco di Via Palombare e di Via Colle San Lorenzo.
Nulla di strano se non fosse che ci si è dimenticati che i divieti sono stati apposti in prossimità delle uniche due vie di accesso ad un tratto di strada in cui sono insediate le note aziende AMADORI e MARTINI S.p.A.
A questo punto ci sembra poco sensata questa scelta e, visto il vigente divieto di transito, ci chiediamo come da oggi queste aziende saranno raggiunte dai propri mezzi, per lo più autotreni ed autoarticolati, per il trasporto ed approvvigionamento degli animali allevati all’interno degli stabilimenti. Sorge spontanea una battuta: dovranno forse attrezzarsi nel prossimo futuro con degli elicotteri?
Non è polemica o scherno, ma facciamo difficoltà a seguire la logica in merito a questa decisione.
Ci auguriamo che il tutto abbia una spiegazione plausibile e soprattutto che sia stato fatto seguendo un corretto iter amministrativo per istituire detti divieti di circolazione, cosa grave se così non fosse.
La nostra preoccupazione è che le aziende suddette non subiscano danni e soprattutto che le ditte di trasporto non patiscano delle conseguenze dovute ad un divieto di transito.
Chiediamo quindi, nell’interesse delle aziende suddette e non solo, che venga immediatamente preso un giusto rimedio al divieto istituito.”