Maggio 2, 2024

Pescara, un hub turistico ricreativo nell’ex cementificio

Pescara, un hub turistico ricreativo nell’ex cementificio

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La progettazione muove passi decisi verso l’abbattimento

PESCARA <E’ fin troppo semplice, ma direi soprattutto inutile, creare allarmismi riguardo alla condizione dell’area dell’ex cementificio anzichè collaborare a far sì che tutta quella zona cambi la sua storia. Cosa che noi stiamo facendo a beneficio dei residenti e della loro sicurezza, dopo tanti anni di sole chiacchiere, presentando oggi, grazie alla Regione, al Comune, alla proprietà dell’opificio dismesso e al Consorzio, uno straordinario progetto che trasformerà questa  parte del territorio in un fiore all’occhiello di Pescara>. Così il sindaco di Pescara Carlo Masci intervenendo a un incontro con i giornalisti svoltosi dinanzi all’ingresso di quello che fu il cementificio del capoluogo adriatico. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, gli assessori comunali Isabella Del Trecco ed Eugenio Seccia, e, per la società Calbit  proprietaria della fabbrica dismessa, Giovanni Marchionne

<La prima cosa da sottolineare – ha detto Lorenzo Sospiri– è che qui non vi sarà mai più un cementificio, perché voglio ricordare che la Calbit nel 2017 acquistò questo polo produttivo per continuare la produzione. Oggi possiamo annunciare che al posto di questo vi sarà una struttura moderna, di profilo green, a disposizione dei cittadini e di quanti visiteranno la nostra città per lavoro o per vacanza. E’ un risultato che abbiamo colto con grande impegno trovando un’intesa certamente non scontata tra interessi del privato ed esigenza pubblica>.  

Al posto del cementificio verrà infatti realizzato entro il 2028, su un’area complessiva di 15 ettari (di cui 7 destinati a parco pubblico sull’altro versante dell’Asse Attrezzato) un centro turistico-ricreativo che arricchirà Pescara sia sotto l’aspetto della ricettività che degli spazi a disposizione di attività sociali e professionali. Si tratterà di un hub del centro-sud per la promozione turistica, con servizi e spazi annessi. Non vi troveranno quindi posto – è stato rimarcato questa mattina – né edilizia privata né attività commerciali dirette. Addio dunque al degrado per offrire un nuovo strumento di crescita di quella che sarà la città del futuro. 

<Noi avevamo avviato già dal 2020, poco dopo esserci insediati al governo della città – ha sottolineato l’assessore comunale Isabella  Del Trecco – un ragionamento sul destino migliore per questo agglomerato che per molti rappresentava un motivo di disagio per non usare altre parole. Con la Calbit ci siamo confrontati e oggi posso affermare che insieme abbiamo raggiunto un risultato che per molti poteva sembrare impossibile. Una soluzione che mi rende felice e orgogliosa e che mi fa affermare che abbiamo fatto bene il nostro lavoro>. Per Eugenio Seccia <questo “mostro” a cielo aperto potrà  finalmente diventare solo un ricordo. Ci vorrà del tempo ma intanto la strada è tracciata, ed è una prospettiva molto favorevole per Pescara e per la comunità di questa zona. Oggi intanto sappiamo che a marzo, avuto l’annunciato nulla-osta per la demolizione dall’organo competente – ossia il Consorzio industriale – inizieranno i lavori preliminari all’abbattimento di questo manufatto dove il degrado ha trovato casa. Un altro risultato raggiunto da questa amministrazione e del quale dobbiamo essere orgogliosi>.

Da oltre un anno e mezzo è stato avviato l’iter per la progettazione urbanistica, che ha anche tenuto conto che si tratta di un sito potenzialmente inquinato e quindi da sottoporre a valutazione. L’Ufficio urbanistico del Comune ha  recepito le istanze presentate dai proponenti, mentre l’Ufficio Ambiente dello stesso ente procederà per quanto di sua competenza a gestire la fase della caratterizzazione, in primis della parte sul lato-fiume da destinare a parco.

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