Aprile 20, 2024

Delegazione italiana a Mugla per il caso del giornalista Del Grande

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Il documentarista, fermato in Turchia, richiede gli siano concessi i suoi diritti di difesa

TURCHIA La Farnesina ha chiesto che il giornalista, fermato in Turchia, “sia rimesso in libertà, nel pieno rispetto della legge”. Una delegazione del consolato italiano di Smirne si è recata nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea meridionale della Turchia, dove è stato condotto Gabriele Del Grande, il documentarista e giornalista italiano fermato 10 giorni fa durante un controllo al confine con la Siria. “Il ministro Alfano – si legge in una nota – ha disposto l’invio a Mugla, dove Del Grande è detenuto, del console d’Italia a Smirne per rendere visita al connazionale” mentre “l’ambasciatore d’Italia ad Ankara ha trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963”. La Farnesina chiede che Gabriele Del Grande possa ricevere regolare assistenza legale e consolare, o rimesso in libertà, come è giusto che sia rispettando la legge. Al telefono ha detto di stare bene e di essere circondato da 4 poliziotti durante la telefonata, ha aggiunto: “I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo – ha aggiunto nella telefonata – La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta”. Tuttavia, considerato lo svolgimento del referendum sulla riforma della Costituzione in Turchia, potrebbe essere impiegato più tempo per il rimpatrio di Del Grande.

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