Aprile 23, 2024

Spari sui repubblicani. Quando il rancore politico sfocia in tragedia

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Cinque feriti e tanta paura

WASHINGTON (USA) – Ad Alexandria, in Virginia, a pochi chilometri dalla capitale federale, questa mattina si è scatenato il panico: James Hodgkinson, 66 anni, originario dell’Illinois, ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico contro alcuni membri repubblicani del Congresso (parlamentari, assistenti e impiegati) che si allenavano per la tradizionale partita di baseball contro la rappresentativa dei democratici, come ogni anno da 108 anni.Cinque i feriti, tra cui: Steve Scalise, coordinatore del gruppo repubblicano alla Camera e fedelissimo di Donald Trump, due agenti e un assistente parlamentare.

Come raccontano i testimoni, il terrore è durato dai cinque ai dieci minuti e ci sono state decine di colpi esplosi; poco prima di sparare, sembra che Hodgkinson avesse chiesto informazioni in merito a chi fosse presente sul campo.

Uno dei primi ad essere colpiti ad un fianco è stato Scalise: ricoverato ed operato d’urgenza, le sue condizioni sembrano stabilizzate.

Sono rimasti a terra anche due degli agenti che hanno reagito all’uomo colpendolo a morte. Fortunatamente la polizia è intervenuta nemmeno tre minuti dopo l’allarme lanciato con una telefonata al 911, il numero d’emergenza. Come ha infatti sottolineato Trump, nella diretta tv alla nazione, è proprio “Grazie al coraggio dei poliziotti che è stato evitato il massacro”.

L’assalitore, colpito a morte dagli agenti, aveva fatto il volontario durante la campagna elettorale di Bernie Sanders e si era scagliato più volte sul suo profilo Facebook contro Trump, definendolo un ” traditore” e descrivendo i repubblicani come “i talebani degli Stati Uniti”.

Fin dal primo momento, gli investigatori hanno scartato la pista del terrorismo per vertere su quella del rancore politico. Ma nonostante ciò, tutti gli eventi in programma sono stati cancellati e Washington è rimasta blindata per ore.

 

 

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