Febbraio 14, 2025

Turismo, Valle Peligna palcoscenico di eventi e cultura

Turismo, Valle Peligna palcoscenico di eventi e cultura

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Eventi sul territorio “Terre D’Amore” dalla primavera all’estate.Di notevole impatto culturale la manifestazione “Ovidii Taberna, 200 libri per il ritorno di Ovidio”

VALLE PELIGNA “La Processione del Venerdì Santo e la Madonna che scappa in piazza a Sulmona, Ovidii Taberna, i Serpari di Cocullo, Montagna in Jazz estate 2019, la Giostra cavalleresca di Sulmona (sia l’edizione nazionale che quella internazionale), Romantica Festival Internazionale delle composizioni floreali e Piano Piano per Sulmona (manifestazione musicale che prevede concerti all’interno dei palazzi storici). Sono alcuni dei grandi eventi proposti dal territorio peligno ed organizzati dalla DMC Terre d’amore da aprile a settembre. Questa mattina, a Pescara, in Regione, nella sala Corradino D’Ascanio, sono state presentati le manifestazioni collegate ai riti che caratterizzano la settimana Santa di Pasqua a Sulmona e nel comprensorio Peligno. A presentarle sono stati l’assessore al Turismo e alla Cultura, Mauro Febbo, Il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, la consigliera regionale Marianna Scoccia, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Sulmona, Manuela Cozzi, ed il presidente della DMC Terre d’Amore, Fabio Pingue, oltre al direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio, Francesco Di Filippo.

“Con questa presentazione – ha dichiarato Febbo – vogliamo inaugurare un modus operandi secondo il quale le DMC dovranno essere in grado di mettere in rete tutte le manifestazioni previste sul territorio evitando sovrapposizioni grazie ad una saggia programmazione che tenga conto delle peculiarità delle diverse realtà locali. Ritengo una cosa positiva la nascita delle DMC – ha proseguito l’assessore al turismo – perfettamente in linea con il nostro progetto di governo. Tuttavia, forse andrebbero ridiscusso il numero e il messaggio che si intende promuovere attraverso le loro attività. Terre d’Amore – ha rimarcato Febbo – è una delle DMC che lavora meglio in termini di programmazione dal momento che ha ben compreso che le ricadute positive in termini economici si riverberano sull’intero territorio e non solo sulla città capofila che in questo caso è la splendida Sulmona”.

“L’economia del turismo – aggiunge Scoccia- deve essere un tassello su cui puntare e continuare a lavorare e soprattutto far crescere affinchè gli abruzzesi e i turisti tutti conoscano sempre di più le bellezze culturali ed attrattive della valle peligna”.  Pingue, dal canto suo, ha rimarcato come accanto ai tradizionali e celebri eventi di Sulmona della Madonna che scappa in piazza e della Processione del Cristo morto, una delle più antiche d’Abruzzo e d’Italia, esistano altre manifestazioni collegate ai riti Pasquali, sconosciute ai più, come la Madonna che vola ad Introdacqua, la processione del Venerdì Santo a Pratola Peligna e la Madonna che scappa a Prezza. Inoltre, è stata ricordata anche la Processione del Cristo morto a Pacentro dove operano ben Confraternite che organizzano altrettanti processioni. Infine, di particolare interesse la proposta di vivere una giornata particolare visitando il canale delle “uccole” e la riserva naturale delle gole di San Venanzio. Le “uccole” sono una delle più importanti opere idrauliche abruzzesi dell’antichità che si potranno visitare muniti di casco e lampada forniti dall’organizzazione. Di notevole impatto culturale la manifestazione “Ovidii Taberna, 200 libri per il ritorno di Ovidio” in occasione del bimillenario della morte del grande poeta latino. Si tratta di una ricca collezione di testi ovidiani, la cui datazione spazia addirittura dal 1500 ai giorni nostri e per l’occasione dedicata eccezionalmente allo scomparso studioso Giuseppe Papponetti. I testi in mostra provengono da ogni parte del mondo: Francia, Germania, Stati Uniti, Olanda, Belgio. Le opere, nella maggior parte, contengono tavole che ne rappresentano la trama, disegnate e incise anche da artisti come Picasso. Gli editori sono i più celebri di ogni epoca: Manuzio, Platin e Bodoni”.

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