Sanità Abruzzo: l’assessore Paolucci replica a Febbo
“Voglio ricordare al consigliere Febbo che la nostra maggioranza ha promosso, senza nascondere nulla, rispetto al centrodestra, una riorganizzazione credibile della sanità regionale: siamo stati noi, infatti, ad aver fatto uscire l’Abruzzo dal commissariamento, migliorando la qualità dei Lea e non lui. Noi abbiamo trovato le risorse e programmato davvero la costruzione e l’ammodernamento degli ospedali e acquistato strumenti all’avanguardia per la diagnostica e per la prevenzione. È il Governo Renzi che ha messo a disposizione 143 mln e la Regione ha dovuto proporre un programma credibile perché nessuno al Ministero credeva alla sua proposta di sdemanializzazione delle aree di risulta. E non per ultimo, abbiamo curato il disastro generato dalla riforma messa in campo proprio dal governo di centrodestra. È stato sempre Febbo, infatti, con le sue politiche scellerate a determinare, ma sempre nascoste a tutti, la chiusura dei presidi ospedalieri di Casoli e Gissi, a cancellare i fondi previsti per la diagnostica e la prevenzione e smembrare gli ospedali di Vasto e Lanciano. Per cancellare gli errori di Febbo, poi, abbiamo dovuto riconvertire i presidi ospedalieri con progetti credibili, come nel caso di Casoli, riaprendo la struttura come ospedale di comunità, e inaugurando ulteriormente una RSA, oppure, per evitare la deflagrazione delle aree interne, abbiamo predisposto postazioni di 118 che lui non ha mai istituito. La verità è questa. Febbo, invece, dopo aver nascosto tutto, oggi si limita a generare allarmismi, o meglio, a costruire “marketing negativo” sulla sanità pubblica, dimenticandosi però che la sanità non si costruisce con gli ululati, è troppo facile, bensì con atti amministrativi che abbiano gambe e braccia per camminare. Se Febbo aspira a candidarsi a presidente della Giunta regionale – conclude Paolucci – parte con il piede sbagliato, ma siamo tranquilli, gli elettori lo hanno già scoperto”.