Aprile 18, 2024

Regionali, Franco Di Bonaventura punta sul turismo

Regionali, Franco Di Bonaventura punta sul turismo

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Franco Di Bonaventura illustra le sue idee e ricorda come ha fatto a superare i 600.000 giorni presenza di turisti a Roseto, da Sindaco.

Regionali, Franco Di Bonaventura punta sul turismo

Il turismo è uno degli elementi chiave per lo sviluppo dell’Abruzzo, visto che la regione ha un patrimonio ambientale e naturale che costituisce ben l’80% della biodiversità europea, oltre a poter vantare un’offerta enogastronomica di eccellenza, una ricchezza culturale di rilievo e rappresentare una vacanza accessibile a livello economico.

Il candidato consigliere regionale Franco Di Bonaventura ha le idee chiare sulle cose da fare per far crescere il turismo in Abruzzo, dichiarando: «Occorre migliorare la ricettività, anche facendo conoscere meglio l’ampiezza dell’offerta turistica regionale, che va dal mare alla montagna attraverso borghi bellissimi e città d’arte. Insomma: dobbiamo rafforzare la nostra identità regionale, sottolineando sempre più che siamo l’unica regione italiana nella quale è possibile, in meno di un’ora di macchina, fare il bagno al mare e poi godere della montagna regina degli Appennini».

Già Sindaco di Roseto degli Abruzzi dal 2001 al 2011, Franco Di Bonaventura lanciò negli anni del suo governo cittadino il concetto di “destagionalizzazione”, che spiega così: «Il passo in avanti nel settore turismo lo abbiamo fatto interrogandoci su alcuni concetti importanti come il non dover offrire soltanto il “prodotto mare”, il dover allungare i tempi della stagione estiva (la cosiddetta “destagionalizzazione”) rendendo la città attraente per i suoi contenuti e il dover fronteggiare una generale crisi che – a partire dai tragici avvenimenti dell’11 Settembre 2001 con l’attentato alle Torri Gemelle di New York – non ha mai smesso di riverberarsi negativamente sulla capacità della gente di viaggiare e fare turismo. All’epoca, abbiamo operato su diversi fronti, rendendo Roseto più bella e funzionale attraverso il nuovo lungomare, la rotatoria posta nei pressi del palasport Remo Maggetti, i sottopassi per i pullman di grandi dimensioni diretti al mare, le ristrutturazioni delle piazze, le aperture di nuovi luoghi di incontro come il parco annesso allo stadio Camillo Patrizi, le piste ciclabili. Tutte queste azioni hanno consentito alla città di crescere sia in termini sia di popolazione residente sia di flussi turistici».

Infatti, Roseto degli Abruzzi è passata dai 22.894 abitanti del 2001 ai 23.831 del 2005, fino ai 25.072 del 2010, quando Roseto degli Abruzzi è diventato il primo centro della provincia dopo il capoluogo.

Risultati importanti sono stati ottenuti anche a livello turistico, visto che la città ha conosciuto un trend positivo quasi per l’intero arco temporale 2001-2011, come dimostrano le nuove aperture di alberghi e altre strutture ricettive. I numeri, escludendo il 2009 (anno del terremoto di L’Aquila che portò gli sfollati sulla costa, ospitati anche nelle strutture ricettive), parlano chiaro: dopo una crescita costante nel triennio 2005-2007, quando la città ha registrato flussi turistici pari a 527.253 giorni presenza, nel 2008 il dato è aumentato a 553.873, fino alla soddisfazione dell’anno 2010, dove per la prima volta i flussi turistici hanno superato la soglia di 600.000, arrivando a quota 608.178 giorni presenza.

Franco Di Bonaventura conclude: «In 10 anni di lavoro, abbiamo fatto crescere Roseto come dimostrano le nuove strutture ricettive, l’aumento degli abitanti e quello dei turisti. Sono numeri inoppugnabili, non slogan urlati e privi di senso. Io credo di sapere come fare a migliorare il turismo regionale e porto in dote la mia esperienza, premiata dai dati di fatto. Chiedo a cittadine e cittadini di basarsi su fatti concreti quando voteranno, delegandomi a rappresentarli in ambito regionale».

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