Marzo 29, 2024

Progetto Alis per l’inclusione sociale, pronti ad iniziare le attività sportive con i ragazzi

Progetto Alis inclusione sociale, iniziano le attività sportive con i ragazzi

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Incontro a Palazzo di Città tra i partner e i destinatari del progetto. L’Azienda speciale del Comune metterà a disposizione i suoi assistenti sociali e garantirà il trasporto dei ragazzi

 

MONTESILVANO Due incontri da due ore a settimana, nei quali i ragazzi svolgeranno attività sportive collettive con l’obiettivo di stimolare la socializzazione, farli appassionare ad uno sport e soprattutto ottenere benefici a livello psicologico. Si svilupperà secondo queste modalità il progetto Alis, Alleanza per l’Inclusione sociale, che vede il Comune di Montesilvano, attraverso la sua Azienda Speciale, lavorare al fianco della fondazione Papa Paolo VI, l’ASD Parco De Riseis e il dipartimento di Scienze Psicologiche della salute e del territorio dell’Università d’Annunzio.

Ieri pomeriggio, i referenti degli enti partner hanno incontrato, nella Sala Tricolore di Palazzo di Città, i genitori dei ragazzi destinatari del progetto e le loro insegnanti di sostegno per illustrare  nel dettaglio l’iniziativa che coinvolgerà ragazzi tra gli 11 e i 18 anni affetti da autismo o sindrome di Down. Il progetto, elaborato dall’associazione temporanea di scopo che unisce i 4 partner, approvato dal dipartimento per le pari opportunità, e finanziato da un contributo ministeriale prevede il coinvolgimento di circa 30 ragazzi affetti da disabilità intellettiva, principalmente residenti a Montesilvano. L’Azienda speciale del Comune metterà a disposizione i suoi assistenti sociali e garantirà il trasporto dei ragazzi destinatari del progetto che per due volte a settimane raggiungeranno il centro sportivo Trisi dove svolgeranno le attività sportive.

«L’incontro di ieri – afferma l’assessore alle politiche per la disabilità e allo sport Ottavio De Martinis –   è stata una prima occasione per illustrare le modalità di realizzazione di un progetto che crediamo possa essere molto stimolante per i ragazzi che parteciperanno. Molti studi hanno infatti dimostrato che la pratica sportiva influisce positivamente e produce effetti significativi a livello comportamentale su persone affette da disabilità intellettive. La cooperazione con associazioni da anni attive proprio nel campo dell’assistenza a disabilità di varia natura e con l’Università d’Annunzio consentirà di sperimentare e soprattutto analizzare proprio tali benefici. Verrà, infatti, costituita una equipe inclusione composta da educatori, assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri, logopedisti e terapisti della neuro e della psicomotricità, e una equipe scientifica per valutare gli effetti delle azioni messe in atto.  A breve  –  annuncia De Martinis –  verranno avviati alcuni interventi, a cura della fondazione Paolo Vi, ente capofila dell’iniziativa, all’interno del centro sportivo Trisi, di rifacimento della pavimentazione e di messa in sicurezza, propedeutici alla realizzazione del progetto, con l’obiettivo di iniziare le attività con i ragazzi a gennaio 2019».

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