Goletta verde presenta i risultati del monitoraggio in Abruzzo
Su otto punti analizzati da Goletta verde, cinque sono stati giudicati fortemente inquinati
PINETO Legambiente: “Nella regione verde d’Europa la sfida della depurazione va vinta. Bisogna accelerare sull’impiego delle risorse di circa 270 milioni di euro messe in campo negli ultimi anni dalla Regione per risolvere questo annoso problema. Occorre anche una maggiore sinergia con i Comuni per accelerare e chiudere i lavori sulle infrastrutture individuate ma anche un’azione più forte e ampia sui Contratti di Fiume, senza dimenticare la rapida approvazione della nuova legge regionale sui fiumi, da troppo tempo in stallo.”
Sugli otto campionamenti eseguiti lungo le coste abruzzesi, in corrispondenza delle foci di fossi e fiumi, e sulle spiagge, cinque sono fuori dai limiti di legge, risultando “fortemente inquinati”. Questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste abruzzesi dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente.
Oltre al tradizionale prelievo nei pressi della foce del fiume Vibrata, in località di Villa Rosa di Martinsicuro ad Alba Adriatica, che ha confermato una situazione invariata rispetto agli anni scorsi a causa della presenza di scarichi non depurati o illegali, risultando “fortemente inquinato”, i tecnici di Goletta Verde hanno campionato tre punti in provincia di Chieti: sono risultati “fortemente inquinati” la foce del canale in località La Foce a Rocca San Giovanni, e Foce Fiume Feltrino, in località Marina di San Vito nel Comune di San Vito Chietino; entro i limiti, invece, la spiaggia fronte fosso del Diavolo, in località Dragone, nel Comune di Torino di Sangro. In provincia di Pescara, invece, su tre punti campionati, due sono risultati “fortemente inquinati”: la foce fosso Vallelunga a Pescara e quello in corrispondenza della Spiaggia presso Traversa IV a 100 metri a Sud del fiume Saline a Montesilvano; “entro i limiti”, invece, il giudizio emerso dai prelievi effettuati sulla spiaggia in corrispondenza di Piazza I Maggio a Pescara. In provincia di Teramo, due i punti campionati: la foce del Fiume Cerrano a Silvi Marina, risultato “fortemente inquinato”, e la spiaggia di fronte Via Thaon, sul Lungomare Zara a Giulianova, “entro i limiti”.
“Il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari – dichiara Katiuscia Eroe, Portavoce di Goletta Verde – Purtroppo il problema della cattiva depurazione affligge purtroppo tantissime zone dell’Italia, visto che nel nostro Paese circa il 25% delle acque di fognatura viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato, nonostante siano passati oltre dieci anni dal termine ultimo che l’Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi. Ritardi – conclude Eroe – che si ripercuoto anche sulle tasche dei cittadini, visto che le inadempienze dell’Italia nell’attuazione della direttiva comunitaria hanno portato a procedure di infrazione, in alcuni casi seguite da condanne che si tramutano in multe salatissime”.
“È tempo di vincere la sfida della depurazione – precisa Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – Regione e comuni devono lavorare in sinergia per accelerare e chiudere i lavori sui nuovi depuratori e mettere a frutto le risorse stanziate. Inoltre, va avviato su tutto il territorio regionale un’azione di tutela e riqualificazione dei corsi d’acqua, coinvolgendo, fin dalle prime fasi, i diversi attori pubblici e privati con l’obiettivo di ridurre i prelievi e i carichi inquinanti. Va potenziata la costruzione dei Contratti di Fiume su bacini sempre più ampi e rappresentativi e con una maggiore forza e coinvolgimento dell’intero territorio regionale. Non da ultimo, l’approvazione della nuova legge sui fiumi, con contenuti che uniscano tutela e valorizzazione di questo bene comune”.