Marzo 29, 2024

Conto alla rovescia per la gara d’appalto per la costruzione di tre caserme

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La Regione ha disposto più di 3 milioni di euro per la realizzazione delle caserme dei Carabinieri a Giulianova, Loreto Aprutino e Manoppello

PESCARA È scattato il conto alla rovescia per la realizzazione delle tre nuove caserme dei Carabinieri di Giulianova, Loreto Aprutino e Manoppello, per le quali sono stati messi a disposizione dalla Regione oltre 3 milioni di euro. Entro il prossimo 10 giugno è prevista la pubblicazione dell’avviso della gara d’appalto. L’uniformità nella tempistica nelle procedure e la razionalizzazione degli importi necessari per l’esecuzione degli interventi sono stati richieste, questa mattina, a Pescara, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nel corso della riunione con i sindaci dei tre Comuni interessati, Francesco Mastromauro di Giulianova, Giorgio De Luca di Manoppello e Gabriele Starinieri di Loreto Aprutino, con il Generale Michele Sirimarco, comandante della Legione Carabinieri Abruzzo, con gli ufficiali dei Carabinieri referenti sul territorio, e con i tecnici comunali. Per la realizzazione della caserma di Giulianova, che dovrà ospitare una Compagnia ed una stazione, la Regione, attraverso una specifica convenzione, ha destinato 1 milione 500mila euro, 900mila euro alla struttura che sorgerà a Manoppello mentre per la nuova caserma di Loreto Aprutino sono stati stanziati 700mila euro. “L’Arma ha fornito un contributo di grande flessibilità – ha affermato D’Alfonso – che favorisce la speditezza delle procedure. Le risorse che abbiamo messo a disposizione – ha proseguito – serviranno a coprire circa l’85-90 per cento del fabbisogno complessivo. Per il restante 10 per cento – ha spiegato D’Alfonso – sono impegnato ad individuare una ulteriore voce di finanziamento entro settembre. C’è, infatti – ha aggiunto – sia la necessità di fornire una risposta di sicurezza immediata ai cittadini dei tre Comuni interessati, sia di garantire piena operatività all’Arma dei Carabinieri. In questo modo – ha concluso – riusciremo a risolvere definitivamente il problema legato alla mancanza di idonee strutture da dedicare a questi insostituibili presidi di legalità e tutela dell’ordine pubblico”.

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