Rifiuti, presentato progetto per impianto da 35.000 tonnellate ad Atessa
Il progetto prevede la sterilizzazione di rifiuti sanitari a rischio infettivo con produzione di CSS/CDR e lo stoccaggio per il successivo recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Osservazioni del pubblico entro il 28 novembre.
ATESSA Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua segnala che è stata avviata una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per un nuovo impianto per rifiuti da realizzare ad Atessa, nell’area industriale di Saletti, dalla capacità di 35.000 tonnellate/anno.
Il progetto è stato depositato oggi presso la Regione Abruzzo dalla società Di Nizio Eugenio S.r.l.di Mafalda (Cb).
L’intervento concerne:
-un flusso di rifiuti provenienti da attività ambulatoriali ed ospedaliere a rischio infettivo da sterilizzare (per 20.000 ton/anno) da trasformare in Combustibile da Rifiuto (CDR) e in Combustibile Solido Secondario (CSS);
–il deposito di rifiuti non pericolosi per 10.500 ton/anno su cui potrà essere effettuata una cernita sui rifiuti conferiti, per l’eliminazione o separazione di eventuali frazioni non coerenti, la compattazione degli imballaggi leggeri mediante la pressa semi-automatica, il raggruppamento dei rifiuti per il successivo conferimento ad impianti di recupero esterni.
–rifiuti pericolosi 4.500 ton/anno con attività consistente nel deposito preliminare ed eventuale ricondizionamento preliminare/accorpamento.
Pertanto, come si evince anche dalla tabella riassuntiva inserita negli elaborati progettuali, la capacità annua complessiva dell’impianto è di 35.000 tonnellate.
Nella relazione allegata al progetto si può leggere che i rifiuti i rifiuti conferibili in ingresso all’impianto saranno rifiuti urbani e rifiuti speciali, comunque raccolti in modo differenziato. Con riferimento alla classificazione degli stessi, interessano in particolare taluni dei CER ricompresi tra:
a)rifiuti dell’industria dei processi chimici inorganici ed organici, della plastica, della produzione di vernici e inchiostro, dell’industria fotografica e dalla lavorazione superficiale di metalli e plastica (famiglie 06, 07, 08, 09, 11 e 12);
b)rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti, ecc. (famiglia 15);
c)rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco (famiglia 16);
d)rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (famiglia 17);
e)rifiuti prodotti dal settore sanitario (famiglia 18);
f)rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti (famiglia 19);
g)rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonchè dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata (famiglia 20).
Il Forum H2O ha iniziato a studiare la documentazione per dare una propria valutazione al progetto al fine di presentare eventualmente osservazioni, a partire, a mero titolo di esempio, dalle emissioni in atmosfera previste (l’azienda dichiara fino a 1,312 tonnellate/anno di polveri, 640 kg/anno di ammoniaca e 640 kg/a di composti del cloro; si veda tabella allegata tratta dagli elaborati depositati).
Chiunque può depositare osservazioni entro il 28 ottobre 2017 al Comitato VIA della Regione Abruzzo.