Aprile 24, 2024

“Nata per te”, la storia di una adozione che ha commosso l’Italia

"Nata per te", la storia di una adozione che ha commosso l’Italia

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"Nata per te", la storia di una adozione che ha commosso l’Italia

Il racconto della storia del papà single Luca Trapanese e della piccola Alba, la bimba down da lui adottata e rifiutata da trenta famiglie

GIULIANOVA – Una bambina che aspettava solo di essere accolta. Un quarantenne single pronto a prenderla con sé. La storia di una adozione che ha commosso l’Italia intera, raccontata insieme ad un altro padre che fa fatica a comprenderne le ragioni. Una riflessione dolce ed incandescente sulla paternità.

Verrà presentato domenica 3 marzo, alle ore 17 e 30, nella sala Buozzi di Giulianova, il libro “Nata per te. Storia di Alba raccontata tra noi”, edito da Einaudi, che racconta la storia emozionante di una adozione e del confronto tra due papà molto diversi: Luca Trapanese e Luca Mecadante. L’iniziativa, organizzata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova, vedrà ospite in sala Buozzi l’autore Luca Trapanese. Colloquieranno con lui la giornalista Azzurra Marcozzi e la scrittrice Gabriella Santini.

La storia di Luca ed Alba, una dolcissima favola moderna, ha appassionato tanti italiani ed è stata raccontata da media nazionali ed internazionali.

“Alba ha la sindrome di Down e appena nata è stata lasciata in ospedale. Trenta famiglie l’hanno rifiutata prima che il tribunale decidesse di affidarla a Luca Trapanese. Gay, cattolico praticante, impegnato nel sociale: con lui è stato inaugurato il registro degli affidi previsti dalla legge per i single. Ma Luca non è spaventato. Di battaglie ne ha combattute tante, conosce il dolore ed ha imparato a trasformarlo, abbattendo muri e costruendo spazi di solidarietà. Il suo non è un gesto caritatevole: vuole semplicemente una famiglia. E per difenderla consegna la sua storia a un altro padre, che ha la sua età e il suo stesso nome, ma non potrebbe essere più diverso. Luca Mercadante è ateo e favorevole all’interruzione di gravidanza. Ed è convinto che la paternità passi per il sangue prima che per l’accudimento. Cosa resta del padre quando è privato anche di qualcuno che possa raccogliere la sua eredità intellettuale? Dal racconto della vicenda di Alba, tra difficoltà pratiche, momenti di sconforto e molta gioia, affiorano inattese le ragioni di una scelta importante e fortissima”.

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