Aprile 20, 2024

Ad Ancarano la presentazione del libro “Piccole Italie” dell’On. Borghi

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Lo scrittore del libro l’Onorevole Borghi: “L’obiettivo del libro è far riscoprire all’Italia l’identità di se stessa che è contenuta all’interno dei propri paesi”

ANCARANO (TERAMO) Si è tenuta ieri presso l’Auditorium del comune di Ancarano la presentazione del libro “Piccole Italie. Le aree interne e la questione territoriale” alla presenza del sindaco di Ancarano, Angelo Panichi, e lo scrittore del libro, l’Onorevole Enrico Borghi, deputato presidente Uncem, membro dell’ottava commissione ambiente, territorio e lavori pubblici.

Questo è un libro che parla delle “Piccole Italie” –ha dichiarato l’On. Borghi- quindi mi sembra giusto, che oltre alle presentazioni ufficiali che se sono già tenute a Roma, sia presso la Camera dei Deputati che all’Università Mercatorum, che ci sia un confronto con le comunità locali. Questo è un libro che parla delle comunità, dei territori, dell’Italia vera; quindi mi sembra il minimo quello di andare a parlare davvero con l’Italia vera. L’obiettivo del libro è quello di far riscoprire all’Italia l’identità di se stessa che è contenuta all’interno dei propri paesi, delle proprie piccole comunità, che soffrono perché l’Italia ha smarrito l’identità di se stessa”. Aggiunge lo scrittore: “Non abbiamo più da diversi decenni una politica nazionale per i territori, intendendo contemporaneamente le città quanto le aree interne e le zone rurali, e questa difficoltà di cogliere la specificità dell’Italia ne genera la crisi. Mentre in realtà se andiamo a riscoprire l’identità vera troviamo gli antidoti alla crisi. Ha detto l’architetto Libeskind, che ha ridisegnato Ground Zero, che nei piccoli paesi dell’Italia c’è il DNA dell’umanità, perché questi paesi sono stati costruiti mettendo la persona al centro, e attraverso un sistema di relazioni che si estrinseca nell’urbanizzazione, si è costruita la comunità. Questo è il nostro problema in Italia, noi siamo vittime del nostro individualismo, e nel nostro individualismo vittime della paura della trasformazione, della metamorfosi e del cambiamento. Quindi ci sentiamo tutti più soli e spaventati, mentre in realtà questi paesi hanno la caratteristica di costruire le comunità, e le comunità storicamente sono state la risposta all’abbandono, alla solitudine, all’esclusione.” Conclude affermando: “È per questo che Ancarano è “Piccole Italie”. Cioè mettendo insieme 5000 piccoli paesi della nostra realtà nazionale ci rendiamo conto, non solo che in questo territorio risiedono oltre 10 milioni di italiani e quindi è un altra peculiarità rilevante, ma riscopriamo quella chiave di lettura, quell’antidoto che poi può consentire all’Italia di ripartire”.

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