Aprile 20, 2024

Trasferiti uffici ambiente e ecologia a Pescara, Febbo e Vitale: “Per Chieti oltre il danno, la beffa”

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Di seguito la nota il consigliere regionale Mauro Febbo e il consigliere provinciale Emiliano Vitale

CHIETI “Oltre il danno la beffa”. Arriva l’ennesimo schiaffo alla città di Chieti da parte di “questo” Governo regionale che dopo gli scippi degli uffici provinciali, ed in particolare quello dell’ Ambiente della Provincia di Chieti trasferito a Pescara (mentre quelli di Teramo e L’Aquila sono rimasti nelle rispettive città ), la Regione adesso si appropria anche dell’ex Pediatrico sito in Via Discesa delle Carceri per poi darlo in affitto. E’ incredibile il pasticcio della gestione nelle “mani” di D’Alfonso dove abbiamo un centrosinistra che continua a danneggiare e mortificare la Città di Chieti.  Infatti dopo questi “schiaffoni”, ricordiamo anche il trasferimento della sede dell’ex Arpa e di tanti altri uffici provinciali, mentre si continua a lavorare per danneggiare una delle inclinazioni del capoluogo teatino, ovvero quella pubblico amministrativa e il suo indotto economico per le attività commerciali.

Ed a tutto questo, la Regione si vuole appropriare anche di immobili da cui trarne veri e propri introiti. A giorni, infatti, la Provincia dovrà consegnare all’ente Regione diverse immobili, fra i quali il Museo Barbella di Chieti e l’immobile sito in Via discesi delle Carceri, conosciuto, ai più, come l’ex Pediatrico, che intende appunto darlo in affitto. Ricordiamo come la Regione aveva trasferito ed accorpato a Pescara, in un unico Ufficio Ambiente e Ecologia, quello della Provincia teatina sia quello della pescarese trasferendovi personale, suppellettili , etc, creando quindi un unico ufficio di un territorio vasto.

Questa fusione, a nostro avviso, fa perdere il diritto di prelazione sull’acquisizione dell’immobile che dovrebbe rimanere di proprietà provinciale. Però, d’imperio, la Regione cosa fa? Avoca a sé anche la proprietà di suddetto stabile, togliendolo di fatto alla Provincia di Chieti e come se non bastasse, chiaramente chiede un canone di locazione a circa 3€/mq all’ente strumentale del Comune di Chieti dedito alla riscossione dei tributi: la Teate Servizi. La Teate Servizi che aveva sede presso il Palazzo De Pasquale di proprietà comunale (a costo zero), che, però, dopo gli ultimi eventi sismici risulta essere lesionato in parte e proprio nei locali dove si svolgeva l’attività di riscossione. L’amministrazione comunale, infatti si era mossa in tal senso, cercando altra sistemazione adatta a tale attività e constatando che, proprio una parte, dell’ex pediatrico potesse fare al caso.

A nostro avviso, se la regione ha, malamente, accorpato le funzioni dell’ufficio ambiente di Chieti a quello di Pescara, non ha il diritto, qualora sia previsto, ad acquisire il titolo di proprietà di detto stabile, che dovrebbe rimanere alla Provincia di Chieti, per il quale potrebbe disporne per ulteriori introiti. Una Regione cieca e prepotente che non solo, colpisce sempre la stessa comunità, (Chieti) ma addirittura tenta di battere cassa, traendone, anche benefici economici. A questo punto, anche  questa vicenda  dovrà essere chiarita nelle sedi opportune. Pertanto nei prossimi giorni i sottoscritti consiglieri presenteranno in Regione e Provincia: risoluzioni, interrogazioni e ordini del giorno, al fine di chiarire anche questo ennesimo scippo che ha solo il sapore dell’ennesima beffa ai danni della Città di Chieti.

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