Aprile 25, 2024

L’Abruzzo perde Iron Man, Smargiassi: “Occasioni perdute”

Sevel, Smargiassi-Taglieri: "Ultimo miglio dannoso"

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L'Abruzzo perde Iron Man, Smargiassi: "Occasioni perdute"

L’addio alla storica e partecipata competizione sportiva deve porre una riflessione sul settore del turismo sportivo.

PESCARA “L’Abruzzo quest’anno non sarà la sede dell’Iron Man, che ha scelto Cervia. L’addio alla storica e partecipata competizione sportiva deve porre una riflessione sul settore del turismo sportivo. Un settore in forte crescita, che rappresenta per moltissime città e paesi una notevole occasione di sviluppo locale e di occupazione, ma mai seriamente preso in considerazione in Abruzzo, eppure ci sono numeri importanti che andrebbero analizzati, capiti e su cui lavorare seriamente”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Pietro Smargiassi che continua “In queste giornate ad Orebro, in Svezia, una piccola città di circa 100.000 abitanti non molto distante da Stoccolma, si tiene un torneo di tennistavolo che coinvolge quasi tutti i Paesi del mondo: Stati Uniti, Cina, Giappone, paesi del Sud America, Russia e quasi tutte le rappresentanze dei Paesi europei. Una folta rappresentanza italiana è lì da lunedì scorso. Centinaia di ragazzi, migliaia di persone (tra atleti, tecnici e familiari) che per circa 8 giorni si riversano in questa cittadina svedese riempiendo alberghi, ristoranti, pub, B&B, ma anche mostre, musei, negozi, chiese e luoghi pubblici. Il tutto accade in un periodo dell’anno dove le città che vivono di turismo sono in una fase di letargo forzato. Tutto questo, ovviamente, non accade solo in Svezia e non solo per il tennistavolo. Tornei di questo genere si svolgono anche in Spagna, Francia, Belgio, Portogallo e in qualche città italiana”. “Certo, anche in Italia ci sono esempi virtuosi – spiega Smargiassi – Terni l’ha capito prima di altri e sul tennistavolo, in Abruzzo c’è la storica “Interamnia World Cup” di pallamano, ma qualcosa sembra non far decollare questo settore in Abruzzo nonostante la nostra regione, grazie alla sua morfologia, può rappresentare un territorio accattivante sia per gli sport invernali che per quelli estivi. Le nostre zone interne potrebbero trovare linfa vitale da queste iniziative sportive a respiro nazionale ed internazionale. I locali riaprono e con loro tutte quelle piccole attività riscoprono per qualche giorno il piacere di vedere tavoli, letti, luci e sedie pieni di persone, giovani e meno giovani, che magari scoprendo la bellezza di quel luogo tornano li anche in vacanza”. “E’ necessaria una visione diversa e a lungo termine – chiarisce in consigliere 5S- un investimento su più anni con il coinvolgimento di imprenditori, istituzioni, associazioni di categoria. Si tratta di un investimento per il territorio, un beneficio comune a tutti, una scommessa su tutto l’anno. Questa Regione ha strutture, impianti, competenze, energie e campioni da cui partire. Ha bellezze che vanno solo presentate e fatte scoprire perché qualcuno se ne innamori e torni a goderne. Un evento come quello di Orebro in Svezia deve stimolarci a cogliere altre visioni di questa terra. Basta accontentarsi di un guadagno su tre mesi l’anno sulla costa e due mesi nell’interno per la settimana bianca. Questa terra per ripartire deve lavorare su 12 mesi. Ne ha la capacità, le potenzialità. Deve incentivare, attraverso la politica, le istituzioni e le federazioni, perché queste occasioni siano il volàno di una economia, il rilancio tanto atteso. Il turismo sportivo podistico, il turismo sportivo sciistico, il turismo sportivo nautico, il cicloturismo e la mountain bike, la pesca, le arrampicate… occorre solo dialogare con persone dalle ampie vedute”.

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