Aprile 20, 2024

I commissione, Marcozzi: “preoccupata dall’improvvisazione e l’impreparazione della maggioranza”

I commissione, Marcozzi: “preoccupata dall'improvvisazione e l'impreparazione della maggioranza”

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I commissione, Marcozzi: “preoccupata dall’improvvisazione e l’impreparazione della maggioranza. ora smettano di perdere tempo”

 

PESCARA “È molto semplice spiegare cosa sia accaduto  nel corso della I Commissione di Regione Abruzzo. In qualità di Vice Presidente della Commissione, constatando l’assenza in aula del Presidente, ho aperto la seduta. Vista la mancanza del numero legale, ho rimandato la Commissione al primo ottobre. Queste sono prerogative che dà il regolamento in determinati frangenti e seguirlo alla lettera è un dovere di un buon rappresentate delle istituzioni”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Ci sono dei precedenti nella passata legislatura che confermano la bontà dell’azione svolta. La sola differenza rispetto al passato è che non c’era stata alcuna forzatura nel tentativo di riaprire una Commissione che, come confermano gli atti, era già stata chiusa. Gli esponenti della maggioranza di centro destra possono solo recriminare contro sé stessi per non essere stati presenti in aula con puntualità”.

“Ciò che mi sento di dire, arrivati a questo punto, è che la loro improvvisazione e impreparazione mi lascia, sinceramente, molto preoccupata per il futuro dell’Abruzzo. Il MoVimento 5 Stelle, dall’opposizione, continuerà a lavorare col solo scopo di difendere i diritti dei cittadini e ristabilirà sempre le priorità nelle discussioni, proprio come avvenuto in questo caso. È evidente che la sola urgenza nell’analizzare un quesito referendario sulla legge elettorale nazionale, già dichiarato inammissibile da numerosi costituzionalisti, dipendeva dai diktat arrivati dal vertice del partito. Mi auguro che, da adesso in poi, Marsilio e la sua Giunta inizino a mettere in cima alla loro agenda solamente il futuro dell’Abruzzo, puntando su una sanità che funzioni, un trasporto pubblico efficiente, un reale sviluppo economico da qui ai prossimi 50 anni. Non possono più perdere tempo”, conclude.

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