Marzo 29, 2024

Centrale Snam, approvata la risoluzione

Centrale Snam, approvata la risoluzione

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Risoluzione «RETE ADRIATICA»: TRATTO METANODOTTO SULMONA-FOLIGNO e CENTRALE di Compressione e Spinta da realizzarsi nel Comune di Sulmona

 

PESCARA “Apprendo con soddisfazione la decisione della 2^ Commissione ‘Ambiente e Territorio’ del Consiglio Regionale, che ha votato all’unanimità la risoluzione «RETE ADRIATICA»: TRATTO METANODOTTO SULMONA-FOLIGNO e CENTRALE di Compressione e Spinta da realizzarsi nel Comune di Sulmona (AQ) in loc. Case Pente. Ad annunciarlo è Mario Mazzocca ,responsabile “Rete Abruzzo” già Sottosegretario Regionale.

“Il documento, a cui ho dato il mio solito contributo di conoscenza, è stato presentato e fortemente sostenuto in sede di dibattito dal Capogruppo PD Silvio Paolucci, che ringrazio anche a nome di tutti i portatori di interesse generale che il 5 dicembre scorso firmarono un documento inviato alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri (Sviluppo Economico) Di Maio e Costa (Ambiente).

Il dispositivo, in maniera inequivocabile impegna il Presidente della Giunta Regionale Marsilio ad avanzare apposito ricorso in appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar del Lazio di cui alla udienza di merito del 23 gennaio 2019 al fine di ottenere la riforma della sentenza che conferma sia la delibera del Consiglio dei Ministri che l’ulteriore DM del marzo 2018 con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la realizzazione, non solo della Centrale, ma anche di un tratto di metanodotto della lunghezza complessiva di 1.880 metri, nonostante l’invocato ed illegittimo “frazionamento procedimentale” del progetto denominato «Rete Adriatica», della lunghezza complessiva di 687 km da Massafra (TA) a Minerbio (BO) ed includente la centrale di compressione del gas di Sulmona.

Da non sottovalutare, inoltre, la valenza degli altri tre punti del documento appena licenziato:

1. La necessità di sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica, obbligo di legge, l’intera infrastruttura che va da Massafra (BR) a Minerbio (BO); non si capirebbe, ad esempio, come il Ministero dell’Ambiente obblighi l’ente Parco Gran Sasso-Laga ad assolvere a detta procedura per il proprio “Piano”, di per sé strumento di pianificazione del territorio volto alla tutela del territorio, e si comporti in maniera diametralmente opposta per la Snam;

2. La necessità, derivante anche essa da un obbligo di legge, di sottoporre l’intera infrastruttura a Valutazione d’Impatto Ambientale come un “unicum” (tale è), per evitare il cd “effetto spezzatino” (o ‘salami slicing’), modus operandi pressoché tutto italiano già ripetutamente stigmatizzato dall’Unione Europea.

3. La nuova opportunità di riannodare con i territori (Regione, Provincia, Comuni, realtà associative e comitati) le fila di un rapporto di sereno e costruttivo confronto”

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