Aprile 19, 2024

Aeroporto d’Abruzzo: a luglio crescita record del traffico

Ripristino voli Pescara-Linate. Marcozzi e Grippa "lavoro di squadra"

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Nell’ultimo mese oltre 73mila passeggeri. Nei primi sette mesi dell’anno la crescita è stata del 12,9% per un totale di oltre 380mila viaggiatori.

PESCARA I dati relativi al traffico passeggeri nell’Aeroporto d’Abruzzo nell’ultimo mese confermano l’andamento più che positivo del primo semestre dell’anno ed evidenziano una crescita del 27,6% rispetto allo stesso mese del 2016.  A luglio i passeggeri hanno raggiunto quota 73.412, con un aumento di 15.887 unità, che configura un risultato davvero significativo rispetto alle 57.525 presenze registrate nello scorso anno.

PASSEGGERI
Luglio Arrivi Partenze Totali
2017 37.417 35.995 73.412
2016 28.762 28.763 57.525
DIFF. 8.655 7.232 15.887
DIFF. % 30,1% 25,1% 27,6%

Gennaio/Luglio Arrivi Partenze Totali
2017 190.230 190.549 380.779
2016 168.817 168.449 337.266
DIFF. 21.413 22.100 43.513
DIFF. % 12,7% 13,1% 12,9%

A trainare la crescita di luglio sono stati soprattutto i passeggeri su voli internazionali, che registrano un significativo trend positivo rispetto al precedente anno, soprattutto grazie all’avvio ad aprile delle nuove destinazioni Ryanair per Copenaghen e Cracovia. Nella classifica delle destinazioni preferite si segnala il forte aumento di Barcellona, Londra e Francoforte. Anche la rotta su Bucarest della Wizzair registra un significativo andamento.

Una componente importante dello sviluppo del numero totale di passeggeri nel mese di luglio è data anche dai voli nazionali che collegano l’Abruzzo alle due principali isole italiane, la Sicilia e la Sardegna. I voli plurisettimanali di Mistral Air attivati a giugno su Catania, Palermo, Cagliari e Olbia hanno contribuito ad arricchire il parco destinazioni offerto dall’aeroporto d’Abruzzo favorendo la tendenza, già emersa nei mesi precedenti, di un forte incremento di passeggeri che si spostano sia per viaggi di piacere che di lavoro. Continua il gradimento anche del volo su Tirana fatto dalla stessa compagnia.

Anche i collegamenti offerti da Blueair per Torino e da Alitalia per Linate registrano un costante aumento di viaggiatori.
In linea di massima, tutte le destinazioni offerte dall’Aeroporto d’Abruzzo stanno andando bene. A conferma di questa favorevole tendenza c’è il progressivo consolidamento del volume di traffico su base d’anno, che assume particolare rilievo per il futuro dello scalo. Nei primi sette mesi i passeggeri transitati in totale sono stati 380.779, con un + 12,9% e con 43.513 passeggeri in più rispetto ai 337.266 dello stesso arco temporale del 2016. Un dato ancor più significativo se si considera che la crescita percentuale abruzzese è circa il doppio di quella del totale degli aeroporti italiani che, nei primi sei mesi dell’anno, è stata del 6,4%.

Questi successi la Saga, società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo, li sta ottenendo nonostante il forte ridimensionamento dell’impegno economico da parte della Regione Abruzzo. Infatti, il sostegno finanziario della Regione nel periodo 2010-2014 è stato in media di circa 5,2 milioni di euro l’anno, con un contributo per passeggero di 9,75 euro. Nel triennio 2015-2017, invece, il contributo medio annuo si è ridotto a meno di 3,2 milioni, con un contributo per passeggero che a fine anno sarà pari a circa 5 euro, con un quasi dimezzamento rispetto a quello del precedente quinquennio.

Dati importanti da considerare perché ridefiniscono i contorni degli equilibri gestionali della Saga e sono indicativi di una crescita del volume dei passeggeri che avviene malgrado il drastico e crescente ridimensionamento del sostegno finanziario della Regione Abruzzo. “Esprimo grande soddisfazione – ha detto il Presidente della Saga, Nicola Mattoscio – perché i risultati di traffico raggiunti, congiuntamente al progressivo contenimento del sostegno finanziario regionale, confermano la concreta possibilità di conseguire gli obiettivi di sostenibilità dell’attività aeroportuale dello scalo abruzzese, conformemente alle previsioni del piano industriale”.

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