Marzo 28, 2024

Torano Nuovo, anche il Consorzio Vini Colline Teramane dice no all’antenna

Torano Nuovo, anche il Consorzio Vini Colline Teramane dice no all'antenna

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Il Presidente Enrico Cerulli Irelli: “ I vigneti e le colline teramane sono un bene paesaggistico da preservare. Sono sicuro che si possa trovare una soluzione per coniugare tecnologia e territorio”

 

 

TORANO Il Consorzio Tutela Vini Colline Teramane DOCG, che riunisce oltre 40 aziende vitivinicole della provincia di Teramo, esprime il proprio sostegno alle posizioni del costituendo Comitato civico “No antenna”, nato per opporsi all’installazione di un’antenna-ripetitore nel comune di Torano Nuovo, sulla sommità di una collina a grande vocazione viticola. I viticoltori sono i primi custodi del territorio e il paesaggio, come sintesi della storia e delle tradizioni locali, è un bene collettivo che il Consorzio deve tutelare. In tutta la provincia di Teramo e in particolare nella Val Vibrata, esso è disegnato storicamente da bellissimi vigneti che guardano il mare e la montagna. Come fu già per la battaglia contro l’installazione di trivelle, anche oggi il Consorzio riafferma con forza il suo ruolo di custode.

“La posizione del Consorzio non è contro la tecnologia, ma a favore di una soluzione sostenibile nei confronti del territorio e dell’economia locale” – dichiara Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio Colline Teramane – “ Si tratta di un’area altamente qualificata per la produzione di vino, che qui trova alcune tra le migliori espressioni del Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo DOCG, con innumerevoli riconoscimenti di eccellenza in tutto il mondo. I vigneti fanno parte di quel patrimonio paesaggistico rurale da preservare, anche per favorire lo sviluppo di quell’Enoturismo, del quale si parla tanto negli ultimi tempi e che rappresenta un’importante opportunità economica per le nostre aziende e per il nostro territorio”.

“ Sono convinto che le istituzioni locali siano consapevoli del valore di “Colline Teramane” come brand non solo commerciale, e quindi legato ai vini, ma anche culturale, quindi legato al turismo nella sua accezione più ampia” – conclude Cerulli Irelli.

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